0DV006 L 3 aprile 2014 POTERI FORTI E FORZE DEI POTERI 1 ALTERNATIVA DEMOCRATICA POSSIBILE from CDDpaoloferraro on Vimeo.
DIRETTA VIDEO SUL CANALE WEB DEL CDD 3 Aprile 2014
"POTERI FORTI E FORZE DEI POTERI. LA TERZA VIA E L'UNICA ALTERNATIVA DEMOCRATICA POSSIBILE".
Interventi di Giuseppe Turrisi, Marco Attard, Margherita Veronese, Paolo Ferraro, Roberto Fiore .
Una analisi durata tre anni di lavori ... ed uno spaccato politico operativo chiaro e concreto: molti apriranno gli occhi!
Una analisi durata tre anni di lavori ... ed uno spaccato politico operativo chiaro e concreto: molti apriranno gli occhi!
EVENTO "UNICO".
L'indirizzo del canale CDD è il seguente
L'indirizzo della diretta viene messo circa una ora prima (verso le 20).
Il link hangout viene dato ai partecipanti in diretta verso le 20:30 .
RELAZIONE INTRODUTTIVA
POTERI FORTI
Nelle nostre società stratificate e caratterizzate da una vistosa complessità strutturale, il potere in quanto potere politico e sociale visibile, e come forza reale in grado di imporre comportamenti e plasmare società, induce anche il consenso legittimandosi nella forma democratica (apparente). Il potere viene esercitato da centri istituzionali cui vengono conferiti strumenti ed autorità formale e che usufruiscono di mezzi finanziari, scientifici e tecnologici, che hanno il crisma giuridico, cioè emettono leggi e provvedimenti concreti.
Il potere economico usa le leve fondamentali del capitale finanziario per gestire ed influenzare direttamente la società, con la mediazione della politica (istituzioni, partiti e sindacati). Per questo le caste od elite politico-sociali sono intrecciate al potere economico in posizioni subprimarie o subalterne, con varie gradazioni.
E' poi corretto dire che la politica è sempre più divenuta una variabile dipendente e controllata che tende ad eseguire ed a ricevere direttamente od indirettamente direttive e scelte elaborate da vertici più alti . Anche se la espressione politica ha forme autonome perlomeno nella fase del suo insorgere organizzato, le infiltrazioni e pressioni esterne favorite dal carattere piramidale e burocratico delle strutture politiche (nonché da mentalità, modalità culturali e di selezione presenti al loro interno), tendono ad assicurare e riprodurre dominanza e controllo dall'esterno, creando elites e vertici politici sottomessi.
Sia il potere politico-amministrativo che il potere sociale in generale sono legati alla ricchezza economica di una cerchia ristretta di persone. Tuttavia questa semplificazione che consiste nella rivisitazione delle teorie delle elites non dà conto dei concreti assetti e centri di potere operanti, e comunque unificando e semplificando la analisi riconduce l’osservazione al potere politico economico inteso esclusivamente in modo tradizionale.
Vi sono invece centri di potere che sono permanenti ed indipendenti dalle variabili storico-politiche e dalle forme di governo. Non si tratta di organismi propriamente politici né solo economici, anche se ovviamente strettamente collegati ad interessi economico finanziari: nel momento in cui tendono a monitorare, controllare, influenzare e sottomettere i poteri politici per diverse finalità, compiono un lavoro di controllo sulla società sotto tutti gli aspetti strategici (anche quello culturale, il più sottovalutato) quindi non solo sul versante economico-finanziario.
Il ponte concreto di collegamento fra questi centri di potere reale e le strutture politico-sociali “sottomesse” è costituito da quei nuclei associativi delle classi dominanti (etichettate nelle teorie ingenue come “massoneria”), che esercitano come lobbies più o meno occulte le pratiche del controllo e talvolta della violenza sotterranea.
Un discorso a parte meriterebbero le grandi criminalità organizzate che sono comunque intrecciate a queste trame di poteri ed hanno un’analoga funzione di controllo, con il compito ulteriore di assumere l’utile ruolo antagonista di un ordine sociale in realtà indotto e contrario agli interessi della popolazione.
Questo quadro complesso viene totalmente ignorato (e quindi nascosto) dalle teorie ingenue attualmente propalate dalla cosiddetta “controinformazione”.
La teoria ingenua della democrazia (delegata) nasconde la matrice elitaria del potere realizzata ed assicurata su più piani ed a vari livelli con svariate forme che vengono riassettate e mutano nel tempo.
La teoria ingenua del mondialismo e del potere capitalistico finanziario (quest'ultimo reale) pone l'accento sui vertici di una immaginifica ed in parte reale piramide, allontanando il nemico e distraendo dagli assetti concreti locali. Per converso l'occhio attento solo ai processi degenerativi ed aspetti locali rende miope anche la più nobile politica etica e di moralizzazione.
La teoria ingenua della sovranità nazionale e della sovranità monetaria, fornisce un placebo teorico e pratico quando viene gestita da quote delle medesime elite politico sociali, magari minoritarie, ed apre la porta di servizio a strategie di dominio di scorta o di fuoriuscita in fasi di crisi. Queste vie e teorie scapparono di mano negli anni trenta e questo dimostra anche su un piano di necessità storica che oggi anche queste vie e teorie vengono saldamente infiltrate e controllate.
Nessuna delle tre teorie ingenue da conto correttamente degli assetti complessi dei sottosistemi, e tutte e tre saltano la vera questione della natura dei “POTERI FORTI”.
Le pratiche note della politica assorbono ciascuno di questi vizi concettuali, di analisi e quindi di quadro, e nell'obiettivo del consenso semplificano ulteriormente.
E' anche per questo che nulla si trasforma realmente e vi è una sotterranea perenne continuità.
Una analisi sui tre livelli indicati (quella intermedia geopolitica e delle variabili segrete internazionali e nazionali, la diamo per chiarita in questa sede) consente collegando i piani tra loro di capire in modo più aderente alla complessità del reale quel che accade e ciò che si muove. Consente infine e soprattutto di indicare una politica complessa che tenga conto dei fattori e dei percorsi nonché di obiettivi completi ed adeguati concreti non solo “empirici”.
SE il quadro della politica organizzata anche dal basso (infiltrata, creata artificialmente o non) è sconfortante, TUTTI dico tutti non hanno idea o sono collusi e silenziosi sulle strategie e politiche sotterranee dei cosiddetti poteri forti. Manca persino una corretta nozione teorica e si confonde il termine con la nozione di vertice della piramide, o di potenze internazionali .
E’ come se l'insegnamento di John Fitzgerald Kennedy sulle dinamiche sotterranee di potere tardi a giungere all'intelletto tramite il cuore.
Ma la verità è che i POTERI FORTI sono realmente FORTI, hanno strumenti, metodi meccanismi e sono onnipresenti. Collusione, paura e condivisione la fanno quindi alla grande, oltre alla inconsapevolezza ignorante.
Un ruolo gioca poi anche la confusione tra il potere ufficiale che normalmente gli appartenenti gestiscono e le strumentazioni ed il potere sotterraneo. Messi in campo con diverse logiche.
Da questo e da sistemi disinformativi e di rigido controllo degli apparati dello Stato (oltrechè dalle modalità criminali segrete, manipolative ed occultate) deriva quello che chiamiamo il grande buco cognitivo sui poteri forti, loro natura e ruolo centrale.
Che poi essi coltivino strategie e progetti che hanno una loro imponenza e forte autonomia era cosa riservata a pochi intellettuali. Ignota alla politica inscenata, sino a noi.
Si scambia per la politica democratica quella che vede e vuol cacciare le sole sub-caste degenerate, economico improduttive affaristiche e corrotte, e la sub casta politica, un derivato tutto controllato e semplicemente utilizzato, infinitamente riproducibile.
Ma soprattutto un assetto ed una sub casta nazionali, la cui degenerazione e strategica distruzione è stata prevista anche dai POTERI FORTI .
E’ rimasta finora ignota la pericolosità criminale, la imponente massa strategica di attività ed azioni messe in campo, la vera strategia che non esitiamo a definire terrifica dei POTERI FORTI .
Tutti illusi di poter cambiare intervenendo solo sui nodi tradizionali del potere politico parlamentare ed istituzionale solo, o di poter far nascere il mutamento per la via delle individualità coscienti o delle vie insurrezionali (strainfltrate) ancor più ingenue oltrechè dannatamente pericolose.
Propagatori della panacea della soluzione monetaria, come se un potenziale risultato economico fosse in sé nominato la via alla liberazione esaurendosi in ciò il compito del politico “sovranista”!
Non si affrontano i nodi e le strutture profonde del potere nel suo basamento e si ignora uno dei fatti più gravi degli ultimi settanta anni. L'occhio non vede, il cuore non duole, la storia non cambia, così la politica qualunque sia resta infinitamente al di sotto del suo compito storico e strategico. Tutti accomunati senza saperlo dalla impotenza intellettuale e reale impossibilità di ridare al corso della storia il senso vero della parola vuota “democrazia”, ma convinti che siano gli altri, visibili, il vero nemico. Una recita ed una partita di rugby infinita mentre allenatori e sponsorizzatori cogestiscono con i poteri forti, il vero basamento di ogni forma di super governo e controllo e progetti ignoti: non perchè non visibili flussi economici o pratiche, ma perchè abilmente truccati e mascherati. Anche qui in modo squisitamente scientifico e scientificamente manipolatorio.
Tutto reale, analizzabile, vagliabile, mostrabile e dimostrabile. Ma la politica resta al chiodo e la veste veemente del Pasquino italiano del terzo millennio forma schiere e forza destinate a non incidere su nodi reali profondi, e attentamente sorvegliati, affinchè una reale e profonda conoscenza non ingeneri progetti reali e adeguati .
Da ultimo ci siamo definitivamente resi conto che Pasquino, pressato o meno, sa ma non cambia rotta, isola coloro che portano queste analisi. Tutti gli altri vanno bene purchè entrino nella madre New church, chi ha conoscenze e idee di questi livelli resti isolato ed iscritto, senza ruolo né possibilità di essere scelto per portare contenuti ed analisi, progetto e pratiche.
Quel che conta è che non si tocchino poteri forti reali e loro strategie, elite militari, magistratura e apparati di supporto ai progetti in atto.
Scaletta ulteriore
ELITES, CORPI E STRATEGIE.
Chi sono e quali reali poteri gestiscono, quando e come intervengono.
TAVISTOCK; GEOPOLITICA; STRATEGIE POLITICO SOCIALI
Quale è il progetto e la idea globale, verso il più terrificante esito possibile nella storia della umanità ?!
ARTICOLAZIONI
Gli scenari politico economici come variabili indipendenti e gli assetti reali su cui si gioca la partita.
Ruolo intermedio dei poteri forti e caste subpolitiche .
L'EUROPA DELLE BANCHE, LA GESTIONE DEL DEFAULT, IL PROGETTO GLOBALE ED I SUOI TEMPI
La terza via democratica di rinsaldamento dei valori società cultura e di disassamemto e disarticolazione dei progetti deviati nello Stato italiano.
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